Diario di bordo


La scuola ai tempi del Coronavirus
La scuola ai tempi del Coronavirus

Per tenere aperto il dialogo, per “ascoltarsi” anche a distanza, abbiamo proposto agli alunni e alle loro famiglie di contribuire alla realizzazione di un “Diario di bordo” di questi giorni, da costruire con i loro racconti e la loro rielaborazione di questo periodo un po’ strano, fatto di fatiche, ma anche di tanti elementi positivi e talvolta inaspettati.

Sono stati realizzati diversi contributi: disegni, poesie, riflessioni scritte, video… che desideriamo presentarvi!

Io ho pensato di partecipare alla realizzazione del diario di bordo, creando qualcosa che cerchi di sensibilizzare le persone al rispetto delle indicazioni che ci vengono date ogni giorno dai medici e dagli esperti, per sconfiggere il virus… un mostro invisibile verso cui non bisogna mai “abbassare la guardia “, perché quando meno ce l’aspettiamo colpisce e uccide. È veloce, spietato… non risparmia nessuno e sta cambiando le nostre abitudini.
Così ho realizzato uno slogan che a me sembra simpatico ma nello stesso tempo significativo ovvero “Io combatto il mostro invisibile restando a casa!”

Matteo C. – Classe I Scuola Secondaria I grado

POESIA

È un periodo particolare,
in cui non si può viaggiare,
non si può passeggiare
e nemmeno a scuola andare.
Non possiamo stringerci la mano e ci si deve salutare solo da lontano.
Abbiamo paura di tossire
e tutte le feste dobbiamo abolire.
E anche se dalla finestra di casa mia vedo la primavera arrivare,
in giro proprio non ci possiamo andare.
Il coronavirus è arrivato
e nelle nostre vite tanto scompiglio ha portato.
Tra qualche anno sui libri di storia di questo periodo avremo memoria.
Leggeremo di questa calamità
e tutti penseranno che noi studenti
da questo periodo ne siamo usciti perdenti.
Ma loro non sanno che noi ragazzi delle Sacramentine
abbiamo avuto delle persone speciali sempre vicine.
La nostra scuola è differente
al primo posto mette lo studente.
Coronavirus, per noi tu sei un perdente!
La nostra Direttrice si è trasformata
in un direttore di orchestra,
un’orchestra ben preparata.
I nostri prof, gli orchestranti
ci hanno fatto studiare tutti quanti.
Fantastici con noi
si sono rivelati dei super eroi;
caro Coronavirus, la vinciamo noi!
La mancanza e la lontananza si fanno sentire
e un po’ di paura ci fa percepire.
Ma noi abbiamo le video lezioni
e tra compiti e interrogazioni
ci sentiamo dei campioni.
Siamo ragazzi molto fortunati,
quindi grazie ai prof. di averci incoraggiati
e in questo momento così particolare
ci avete insegnato a non mollare
e l’importanza di continuare a studiare.
Quindi Coronavirus, vai via presto,
ora ci hai un po’ scocciato
e se pensavi di mettere noi ragazzi in difficoltà
sei andato incontro ad una dura realtà:
noi ragazzi delle Sacramentine
a suon di libri ti abbiamo scacciato
almeno dalle nostri menti
per qualche ora te ne sei andato.
Qualcosa però ci hai insegnato.
la bellezza della quotidianità,
ma Corona ora vai via di qua
vogliamo vivere spensierati la nostra età.

Giorgia P., classe I Scuola Secondaria I grado

IL PRIMO SABATO DI PRIMAVERA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

Sembra un sabato come tanti ma non lo è. È il primo giorno di primavera, ovunque si sentono notizie del coronavirus, ma io ho deciso di allontanarmi un po’ da questa triste realtà ed ho cercato un po’ di pace nel mio angolo della casa preferito.
Mi sono seduta sul gradino che porta al nostro giardinetto e ho iniziato ad osservare ciò che mi circonda…
Il cielo è di un azzurro pastello, i raggi del sole iniziano a emanare calore, tutti i giardini sono verdi con erba fine e piante prossime alla fioritura. Da lontano vedo l’albero di magnolie della mia vicina, è bellissimo. Ogni volta che lo vedo mi dona serenità.
La nostra catambra presenta già alcune gemme e sotto la siepe sono apparse le prime violette.
Il silenzio è rotto dai bambini che giocano nei giardini delle case accanto e da qualcuno che sta tagliando il prato, sui balconi della palazzina alla nostra sinistra sventolano le bandiere dell’Italia con al centro la scritta “Andrà tutto bene”.
Mamma e nonna stanno stendendo i panni, sono avvolta dal profumo di lavanda e gelsomino del bucato.
Arrivano mio papà e mio fratello, da qualche giorno abbiamo posizionato il canestro in giardino e abbiamo iniziato ad allenarci, loro si alternano nei tiri e giocano a chi fa più canestri. I loro sguardi sono felici, poi iniziano e rincorrersi e il mio fratellino ride ed emana una gioia contagiosa. Impossibile non sorridere.
Io mi alzo, mi siedo al tavolino e inizio a scrivere questa storia e a disegnare ciò che mi circonda.
Arriva poi mamma con in mano un piatto di biscotti appena sfornati, tutta fiera del suo lavoro e ce li offre. Erano proprio buoni!
Il nonno, sentendo il profumo di biscotti fatti in casa, rincorre la mamma e gliene prende uno dal vassoio mentre lei sta parlando con la vicina affacciata alla finestra. Furbescamente gliene prende un altro.

In queste giornate dove mi mancano amici e compagni, apprezzo i piccoli momenti in famiglia, momenti che a volte per il lavoro dei miei genitori, per impegni scolastici ed extrascolastici non trascorriamo insieme.

Come tutti spero che questa situazione termini presto, ho voglia di uscire, incontrare gli amici, andare a scuola con i miei compagni, ciò non è possibile e almeno per oggi voglio godermi questa giornata. Onestamente in questo momento non vorrei essere in nessun altro luogo al mondo se non qui, con la mia famiglia, nella mia casa, costruita dai miei bisnonni con tanto amore, che mi dà un senso di protezione e di sicurezza.

Grace F. – Classe II Scuola Secondaria I grado

L’ITALIA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

L’Italia sta vivendo il periodo di maggiore difficoltà degli ultimi anni, infatti tutte le persone sono chiuse in casa in quarantena. All’inizio non pensavo che questo piccolo virus potesse creare tanta difficoltà al nostro paese; ogni giorno aumentano i contagiati e i morti, ma essendo giovane preferisco guardare il lato positivo, cioè che guariscono tante persone.
In questo periodo non posso passare il tempo con i miei amici o andare al centro commerciale con la mamma e addirittura non posso abbracciare i nonni: loro non aspettano altro di vedere e stringere fra le loro braccia i propri nipoti.
Soffermandoci sulla lista che definisco “negativa”: troviamo al quarto posto lo sport. Per questioni di sicurezza le palestre sono diventate deserte e non sono frequentate da nessuno.
Per fronteggiare questa difficoltà il governo ha pensato di proporre una nuova didattica, definita “online”. Con questo termine infatti si intende uno studio tramite il computer, il tablet o il telefono; ogni mattina ci colleghiamo nella pagina di un sito web che ci permette di “vederci” anche se stiamo distanti. I professori durante questa conferenza online spiegano e interrogano come se fossimo a scuola, forse sarà proprio questo particolare che suscita in me la voglia di partecipare. Mi collego per vedere i miei compagni, i miei professori, per passare un po’ di tempo con loro, proprio come se fossimo in quel posto dove ci siamo conosciuti, dove insieme abbiamo passato tanti momenti che segnano la vita di ognuno di noi.
Concludo dicendo che se noi tutti rispettiamo le regole stabilite dal governo usciremo presto da questa situazione che sta iniziando a essere un incubo, specialmente per noi giovani che vogliamo sentirci “liberi”.
Passate questa quarantena con la vostra famiglia, divertitevi con loro e giocate insieme così non vi sentirete mai soli.

Giulia B. – Classe II Scuola Secondaria I grado

LA VOCE DI UN GENITORE

Sono quasi 2 mesi che il Covid-19 si è abbattuto come un uragano sulle nostre vite mutando le nostre abitudini e la nostra tranquillità.
Come per noi genitori, anche la vita dei nostri figli è stata completamente ribaltata.
Sempre in casa, gli amici si vedono solo in video e pure i nonni, ma solo quelli “tecnologicamente evoluti”.
Fortunatamente in tutto questo sconvolgimento qualcosa di “stabile” è rimasto.
Un piccolo ma importante punto fermo che non ha mai smesso di essere presente nel quotidiano dei nostri figli: la nostra scuola.
Io da genitore non posso che complimentarmi con il nostro Istituto.
Partendo da zero la nostra Preside, Carla, con il supporto dei prof, è riuscita a far ripartire un anno scolastico che sembrava ormai perduto, sfruttando quanto di buono ci offre la tecnologia al giorno d’oggi.
Grazie alle video lezioni, le mattinate sono tornate quasi come prima.
Oltretutto, avendo la fortuna di conoscere molte persone, ho potuto constatare che solo pochissime scuole oltre alla nostra sono riuscite a garantire 4 ore al giorno di “vere” lezioni con tanto di interrogazioni e gruppi di supporto pomeridiani.
Quindi mi sento in dovere di ringraziare pubblicamente la nostra Preside per quanto è stato fatto, nonché l’eccellente team di professori disposti senza remore a passare in meno di una settimana dalla scuola tradizionale a quella 2.0 che, forse, potrebbe diventare la nostra nuova compagna di viaggio anche nei prossimi anni.
Dopo questa esperienza che ci ha gettato nell’insicurezza di vivere la nostra quotidianità, mi sento ancora più convinto e contento di aver rinnovato la scelta di questa scuola per nostra figlia.
Infatti se per le elementari la decisione può essere stata guidata da noi genitori, per le scuole medie Giorgia non ha avuto dubbi, il suo percorso doveva continuare qui e noi, mai come in questo caso, siamo convinti e felici della scelta fatta.

Christian Palaia, papà di Giorgia classe Pirma, Scuola Secondaria di Primo grado

LA TESTIMONIANZA DI UNA MAMMA

Desidero rivolgere un riconoscente GRAZIE a tutto il personale (Preside e professori) che, in questa situazione improvvisa, imprevista e imprevedibile ha saputo attivarsi nel modo migliore e a 360° con grande senso di responsabilità.

Un impegno profuso con tante fatiche senza mai “mollare”, si pensi alle difficoltà nel predisporre il materiale per le lezioni on line, alla pazienza per mantenere attiva l’attenzione dei ragazzi a distanza, allo sforzo perchè tutti seguano senza “perdersi”, insomma un impegno costante e non indifferente con risultati eccellenti, per garantire una continuità didattica on line a livelli pari a quella in presenza.

GRAZIE per l’attenzione ai singoli ragazzi, sempre più importante nell’attività quotidiana, per mantenere alta la qualità dell’offerta formativa del nostro Istituto e, per non abbandonare a se stessi i nostri figli, che invece sentono di ricevere le stesse attenzioni quasi come fossero sui banchi di scuola.
GRAZIE per il tempo e le energie dedicate fattivamente alla realizzazione delle lezioni e degli help pomeridiani, non lasciando mai nulla al caso, per la disponibilità e la collaborazione in caso di necessità, che nonostante questa emergenza, continuano ad essere garantiti.

Sono esempi di partecipazione che certamente lasceranno traccia nel percorso educativo dei nostri figli e che ci rendono orgogliosi della scelta fatta per il nostro Matteo: non potevamo scegliere un Istituto migliore.

Infine, per non tediarvi troppo, proprio con riferimento ad una comunicazione di questi giorni, ad ulteriore dimostrazione della proattività e dell’entusiasmo dei nostri professori, nonostante le difficoltà e i disagi che la situazione di emergenza impone, manifesto il mio personale apprezzamento per la proposta e il coinvolgimento da parte del prof. Oltolini ad una lezione collettiva di scienze motorie e, con una battuta, “speriamo di lasciare qualche kilo sul tappetino!”

GRAZIE anche di questa opportunità!

GRAZIE a tutti voi, gentile Preside e gentili Professori, perchè tutti questi gesti, questa voglia di mettervi sempre in gioco offriranno valore aggiunto ai nostri ragazzi e, ovviamente, alla nostra cara Scuola!

Orgogliosa dell’Istituto Sacramentine, buon lavoro!

Elena Giovenzana, mamma Matteo Colombo

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